E fuori di dubbio che la scoperta di oggetti di pregio in fondo al mare generi entusiasmo e sia spesso avvolta da un alone di euforica fascinazione. Non posso, pertanto, nascondere che quando scoprimmo i primi rostri nel mare tra Levanzo e Marettimo la gioia e l'entusiasmo, quasi infantili, furono le prime sensazioni di fronte le immagini che li ROV ci trasmetteva dagli abissi. Tuttavia ben presto all'irrazionale soddisfazione si andò sovrapponendo la meditata emergenza dele problematiche che quell'eccezionale rinvenimento generava. Gli interrogativi che quegli oggetti imponevano aumentavano e si diversificavano nei tanti rivoli delle questioni inerenti el implicazioni storiche, ma anche materiche e tecnologiche nonché funzionali. La storia è il principale legante che progressivamente permette di dipanare i misteri di qualsiasi reperto che noi archeologi troviamo. Quindi dopo l'euforia della scoperta vennero i giorni della meditazione sule caratteristiche degli oggetti e sulle loro implicazioni storiche vivificate nella presenza sui rostri d'iscrizioni. Fu naturale che il gruppo di ricerca si dotasse di competenze specifiche nei campi dell'epigrafia, della storia antica, dell'archeometria e bioarcheologia. Il confronto tra studiosi diversi per specializzazione, ma anche formazione, è stato fecondo e certamente lo sarà sempre più in futuro. Anche in occasione dell'apertura di una sezione dedicata ala battaglia delle Egadi presso l’ex Stabilimento Florio di Favignana all'euforia e gioia per avere raggiunto il non facile traguardo della esposizione al pubblico dei frutti materiali ed immateriali delle nostre fatiche abbiamo voluto aggiungere un momento di meditazione scientifica per fare li punto sulle ricerche intraprese dai vari specialisti e renderle accessibili a tutti. Questo volume raggruppa vari saggi di specialisti che si sono riuniti per portare ognuno il proprio contributo. Ne è scaturito un vivace dibattito sulle implicazioni storiche che le scoperte nel mare dele Egadi hanno avuto indicando li luogo della battaglia combattuta li 10 marzo del 241 a.C. consentendo a tutti di goderne, ma anche di dibatterle e persino criticarle. Questo volume ne da ampio resoconto.