Il Mediterraneo non è solo un mare: è un sistema di sim-boli, è un repertorio di miti, è un orizzonte dell'immaginario. Almeno di quello occidentale. Contiguo, anzi cerniera tra altri due potenti poli simbolici, l'Oriente e l'Occidente, il Mediterraneo è però sempre pronto a sfumare i propri confini in quelli dell'uno o dell'altro, tanto che a volte sembra sul punto di esserne risucchiato, di diventare parte dell'una o dell'altra costruzione simbolica. I saggi raccolti in questo volume documentano il percorso compiuto dall'antropologia all'interno di questo spazio culturale, rintracciano la nascita e gli sviluppi dell'antropologia del Mediterraneo, prendono in considerazione la sua istituzionalizzazione, la sua divulgazione e la sua contestazione. Le analisi proposte da autori guidati da visioni divergenti esplicitano i molteplici significati e valori associati al «mediterraneo» e offrono così la possibilità di apprezzare l'adeguatezza dell'uso del concetto dentro e fuori dal campo antropologico. I fattori religiosi, economici, giuridici e sociali, il turismo e la tradizione culinaria uniscono e differenziano i paesi del Mediterraneo. La creolizzazione, l'ibridità, i métissages, la circolazione spiegano il funzionamento culturale di questa regione dove le frontiere semantiche non cessano di plasmarsi e di agire.
Data pubblicazione
24/04/2007