Nel 1897 Luigi Amedeo di Savoia - Aosta Duca degli Abruzzi, decise di prender parte al mondo delle competizioni veliche. Si rivolse a George Lennox Watson, che avendo progettato Britannia per i reali inglesi, era una sicura garanzia di successo. Fu realizzata così Bona, un grande yacht da regata progettato per correre con la formula di stazza, proposta nel 1896 da Reginal Edmun Froude, "Linear Rating Rule". Watson sfruttò pienamente tutte le possibilità offerte dal nuovo rating, realizzando uno scafo con notevoli slanci a prua e poppa, che ricorda molto quello di Britannia, ovvero quello di un "purosangue" nato per correre. Skipper di Bona, durante tutto il periodo che restò di proprietà del Duca degli Abruzzi, fu Edward Sycamore, già comandante del Walkirie III nella Coppa America del 1895. Un progetto vincente, assieme ad un equipaggio altamente professionista, diedero i risultati sperati e già tra i mesi di giugno settembre del 1897, Bona vinse ben sedici competizioni. Lo splendido scafo di Watson fu trasferito, l'anno successivo, in Mediterraneo per partecipare, in Francia, alle regate di Cannes e Montecarlo. Il Duca, che prese parte personalmente alle regate, ottenne anche un'altra serie di grandi soddisfazioni. Nella primavera seguente ritornò in Inghilterra per partecipare alle principali regate inglesi, scozzesi e irlandesi. Anche negli anni a venire, fino al settembre del 1898, quando fu venduta dal Duca degli Abruzzi, Bona restò tra le protagoniste delle regate mediterranee e inglesi. A Londra il 16 settembre 1898, poco prima della decisione di vendere Bona durante un elegante banchetto organizzato in onore dell'equipaggio del cutter vincente, il Duca degli Abruzzi smentì la voce di un sua possibile partecipazione alle regate per la Coppa America. Sempre nel 1898 il Duca riuscì a convincere re Umberto I a mettere in palio un trofeo per l’anno successivo. Nacque cosi la Coppa Italia, simbolo una serie di accesissime sfide tra gli yachtsmen italiani e quelli francesi, che già correvano per un trofeo simile nella loro nazione.