Cieli perduti

archeoastronomia: le stelle degli antichi

Cieli perduti

archeoastronomia: le stelle degli antichi

Cossard Guido


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Noi non guardiamo più il cielo. Le timide luci degli astri sono state cancellate dalle nostre notti, fagocitate dall'illuminazione artificiale e impallidite di fronte alla nostra indifferenza. Ma, nel passato, il rapporto tra l'uomo e il cielo era molto diverso. Nelle scure notti dei nostri antichi progenitori, spesso passate all'addiaccio, il cielo si popolava di figure fantastiche: divinità lanciate su velocissimi carri, barche cariche di mitici eroi che solcavano l'oceano celeste, rozzi utensili della vita quotidiana, spaventosi animali ostili. Nel neolitico poi l'astronomia divenne fondamentale per stabilire un primo calendario, funzionale alla grande rivoluzione economica avvenuta: l'introduzione dell'agricoltura. La ricerca di riferimenti certi per osservare il punto di levata del Sole, della Luna e di alcuni astri brillanti comportò l'innalzarsi di grandi pali totemici, seguiti a breve da imponenti opere megalitiche di natura astronomica. L'autore va alla ricerca dei cieli perduti, in modo sensazionale ma scientificamente rigoroso nello stesso tempo, a partire dai principali siti archeologici dalla preistoria europea, per arrivare alle popolazioni antiche quali Sumeri, Babilonesi, Egizi, Cinesi, Celti, Indiani d'America, Incas, Atzechi, Maya che ci hanno lasciato una quantità enorme di incredibili testimonianze a conferma della nostra tesi.
Autore
Ean / Isbn
978880208194
Pagine
282
Data pubblicazione
01/11/2010