Demanio marittimo e porti

spunti di studio per un ri-codificazione

Demanio marittimo e porti

spunti di studio per un ri-codificazione

Tullio Leopoldo, Deiana Massimo


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In questo volume sono raccolti gli studi svolti nel contesto di una ricerca PRIN 2008, intitolata "Progetto di riforma per la codificazione del regime giuridico del demanio marittimo e dei porti". Essi s’inseriscono in un contesto attuale di grande fermento sia per quanto riguarda il demanio marittimo (attuazione del federalismo demaniale, legge delega per la riforma del sistema delle concessioni, rivendicazioni dei gestori degli stabilimenti balneari), sia per quanto riguarda i porti, dove la riforma della legge vigente (n. 84/1994) è da tempo in gestazione in Parlamento. L’iniziativa muove dalla consapevolezza dell’esigenza, espressa da più parti, di rivisitare l’assetto normativo vigente. Da tempo si sostiene la necessità di provvedere alla riforma della parte marittima del codice della navigazione. Tale parte, infatti, nonostante alcuni ritocchi e sporadici interventi settoriali, volti a disciplinare, al di fuori del codice della navigazione, alcuni settori (vedi proprio i porti) in relazione ai quali la disciplina codicistica era divenuta apertamente in contrasto con i sopravvenuti principi europei di concorrenza, trasparenza e libera circolazione delle persone e prestazione dei servizi, è divenuta sotto molti profili inadeguata. Il regime giuridico dei porti, con riferimento all'attività amministrativa, di polizia, di gestione delle attività portuali, e il regime più generale dei beni del demanio marittimo rappresentano settori per i quali più urgente si ritiene la necessità di intervenire con una riforma organica che tenga conto, tra l’altro, delle nuove competenze infrastatuali e della potestà legislativa concorrente attribuita alle Regioni. Il codice della navigazione può rappresentare, seguendo quella tendenza alla ricodificazione che ha avuto recente conferma proprio con l’entrata in vigore della revisione della parte aeronautica del codice della navigazione (d.lg. 96/2005 e d.lg. 151/2006), il giusto e naturale alveo nel quale ricondurre la nuova disciplina; tenuto conto, peraltro, che le norme del codice costituiscono ancora oggi: (a) il riferimento normativo per la disciplina del demanio, nel quale i porti sono inseriti e la cui gestione è affidata dall’autorità portuale mediante concessione; (b) la disciplina di base in tema di polizia e sicurezza della navigazione portuale, la cui applicazione risulta sostanzialmente di competenza dell’autorità marittima. Inoltre, il codice della navigazione sembra rappresentare la sede più appropriata per la definizione di principi generali funzionali alla competenza legislativa concorrente (art. 117 cast.). Gli studi contenuti in questo volume intendono contribuire all’individuazione delle problematiche più critiche ed a fornire soluzioni idonee a risolverle.
Ean / Isbn
978888374114
Pagine
428
Data pubblicazione
14/03/2014