Giardino degli dèi

Giardino degli dèi

Durrell Gerald


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C’è un momento che ha cambiato per sempre la vita del celebre zoologo e scrittore Gerald Durrell. È il giorno in cui, nel 1935, sua madre comunica a lui, ai fratelli Lawrence e Leslie e alla sorella Margo che si trasferiranno sull’isola greca di Corfù. All’epoca Gerald ha solo dieci anni. Ma appena capisce che potrà sguazzare tra acque turchesi e rigogliose di pesci, correre dietro a farfalle dai mille colori e affondare i denti in «pannocchie di granturco lunghe un braccio» e «cocomeri dalla polpa croccante e fresca come neve rosata », pensa di essere arrivato in paradiso. Finalmente può dare libero sfogo al suo precocissimo spirito d’osservazione e alla sua immensa passione per il mondo naturale. Al piccolo Gerry, infatti, non interessa soltanto divertirsi scorrazzando tra verdi vallate o scalando a mani nude le montagne più brulle. Lui vuole vedere, toccare e studiare quanti più animali possibili. Ogni mattina, perciò, carica retini, trappole e gazzose sul dorso del suo fidato asino Sally e parte all’avventura. Dopo pochi mesi dal suo arrivo sull’isola, ha già collezionato una taccola disappetente, un topolino di nome Esmeralda (come la protagonista di Notre-Dame de Paris di cui è innamorato) e un assortimento di uccelli da preda che farebbe invidia al museo di storia naturale più fornito. Certo non si può dire che sua madre sia entusiasta di vedere l’abitazione di famiglia trasformata in un ricovero per bestie di ogni tipo e stazza; soprattutto quando scopre che un’intera colonia di cinghiali ha preso possesso del suo giardino o che il frigorifero è diventato la tana dei cuccioli di Esmeralda. C’è qualcosa di magico e di stupefacente nel seguire il piccolo Durrell mentre passeggia tra la sabbia fine della spiaggia di Sidari, attraversa i campi di rarissime orchidee selvatiche (che sull’isola crescono in trentasei specie diverse), o si arrampica sui pioppi per osservare «i cervi che passano a nuoto il canale settentrionale», come raccontava già il poeta Elianos nel 200 d.C. Unendo letteratura di viaggio e divulgazione scientifica, Gerald Durrell scrive, con Il giardino degli dèi, il ritratto definitivo, ironico e poetico, di Corfù: un’isola che diventa la metafora di «un’infanzia felice e illuminata dal sole». Nella raffinata, prima traduzione italiana ad opera di Laura Prandino, il libro appare nitidamente come un’avventura spassosa ed emozionante «che sembra fatta della stessa materia dei sogni»
Ean / Isbn
978885451166
Pagine
240
Data pubblicazione
04/11/2016