Chi erano i "Popoli del Mare"? Quale grado di cultura e civilizzazione raggiunsero? Parliamo di una misteriosa alleanza di popoli occidentali che, tra il XIII e l'XI secolo a.C. misero a ferro e fuoco il Mediterraneo orientale, causando la caduta di civiltà come quelle micenea e ittita, e mettendo in seria difficoltà l'Egitto ramesseide. Le loro ardite costruzioni, la capacità di "leggere" la volta celeste, la perizia nel navigare presuppongono, da parte di questi "Popoli", una buona conoscenza dell'astronomia e della matematica. Secondo i testi tramandatici dagli Egizi questa confederazione sarebbe stata guidata dagli Sherdan, che recenti studi fanno coincidere con i Sardi nuragici, ribaltando completamente il preconcetto storico che vorrebbe costoro imbelli, ignoranti, isolati e alieni dai commerci. In un volume ricco di riferimenti a evidenze archeologiche, siti e testimonianze perlopiù poco conosciute, l'autrice intende apportare un nuovo e determinante tassello - quello dei contatti dei Sardi con l'Occidente e in particolare con la Penisola Iberica - alla comprensione di un fenomeno assai complesso, che testimonia la capacità degli Sherdan e il loro alto grado di civilizzazione. Maestri della metallurgia, sapienti astronomi, provetti navigatori, questi non ebbero certo nulla da imparare dai Fenici. Al contrario è probabile che le loro conoscenze siano state trasfuse a popoli cronologicamente posteriori che, nei manuali di storia, sono sempre portati agli altari della fama.
Data pubblicazione
22/11/2018