Per lunghissimi secoli e tino a tempi relativamente recenti la costa meridionale siciliana è stata oggetto delle incursioni dei pirati nord africani, altrimenti detti barbareschi. Le più antiche notizie di scorrerie dei Musulmani sulla nostra costa sono dell'anno 652, successivamente se ne ebbero specie negli anni 669, 716, 728; ma esse si erano verificate anche prima, fin dal tempo dei Romani. Nel 73 a.C. infatti Marco Antonio fu mandato quì da Roma a perseguitare i pirati. Nell'anno 827 poi gli Arabi sbarcarono a Mazzara ed occuparono la Sicilia da cui vennero scacciati nell'XI secolo dai Normanni. Essi, per la verità, si limitavano, nei mesi della bella stagione, e cioè da aprile ad ottobre, partendo dai porti di Tunisi, Tripoli ed Algeri, ad effettuare infiniti piccoli sbarchi lungo le coste isolane per predare uomini e cose. Certe volte restavano nei paesi anche 10 o 15 giorni. Ma fu nella prima metà del XVI secolo però che essi si avventurarono in una lunga serie di azioni che colpirono anche 'Italia meridionale e la Sardegna, arrivando anche alle foci del Tevere a minacciare lo stesso Papa di Roma.