Il tramonto del mondo antico non segna la fine della lingua greca. Idioma veicolare di tutto il Mediterraneo orientale, lingua del Nuovo Testamento, della teologia cristiana e della letteratura bizantina, esso continua il suo ininterrotto percorso storico fino ai nostri giorni sopravvivendo alla dominazione ottomana e alla conseguente dispersione geografica del popolo greco. Dopo la nascita della Grecia moderna, nel 1832, il greco ha dovuto risolvere la questione della lingua, ritardata da venti secoli di atticismo e da quattro secoli di dominazione straniera. Affinato dalla lunga lotta per il trionfo del volgare, oggi il neogreco standard, ricomposto nelle sue due componenti, scritta e orale, offre finalmente ai greci, per la prima volta nella loro storia millenaria, una lingua unitaria che alla profondità storica della tradizione dotta affianca la ricchezza espressiva della demotica, i cui primi esempi risalgono già a Bisanzio. Il presente libro, rivolto a studiosi, docenti, studenti e semplici appassionati, offre un approccio scientifico ma non arido all’avvincente storia della lingua greca dalle tavolette in Lineare B fino a oggi. La ricchezza di informazioni e lo stile narrativo fanno di questo libro un vademecum indispensabile per chiunque, avendo o no studi classici alle spalle, sia curioso di saperne di più sulla lingua che, assieme al cinese, può vantare la maggior continuità storica al mondo e che, come poche altre, può definirsi lingua di cultura per eccellenza.
Data pubblicazione
01/04/2019