Motya

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La fondazione della città fenicia di Mozia viene storicamente collocata alla metà dell’VIII secolo a.C. e sembra sia stata effettuata da alcuni mercanti fenici di ritorno dalla penisola Iberica. È situata sull’isola di San Pantaleo all’interno dello Stagnone di Marsala in compagnia di altre 3 piccole isole: Isola Grande o Lunga, Schola e Santa Maria che tutte insieme fanno parte geograficamente dell'arcipelago delle Egadi. La laguna dello Stagnone di Marsala è un luogo magico, fuori dal tempo. Un paesaggio naturale suggestivo, mozzafiato, di rara bellezza per i suoi colori, i profumi, per le emozioni che suscitano i tramonti, per le sue bianche saline con i mulini a vento, per la sua storia, per i resti della città fenicio-punica. Quei mercanti fenici hanno scelto bene il luogo anche perché era strategicamente importante. Con il tempo lo fecero diventare un influente e sicuro centro commerciale per gli scambi tra Oriente e Occidente. La scoperta di Mozia antica è comunemente legata al nome e all’opera di Giuseppe Whitaker, scopritore e proprietario della piccola isola. Era un dilettante archeologo, di origine inglese nato a Palermo nel 1850 e amico di Schliemann, ritrovatore di Troia. Giuseppe Whitaker discendeva da una famiglia nobile di mercanti inglesi e sull’isola impiantò dei vitigni, dando vita all’esportazione del vino Marsala in tutto il mondo. Il piccolo volume racconta in breve, con l’ausilio di foto in bianco e nero, la storia del piccolo lembo di terra chiamato Motya.
Autore
Ean / Isbn
978885131X
Pagine
74
Data pubblicazione
01/01/1994