«Mi sono lasciata andare alla collera e ho stracciato, disperso, appallottolato i fogli che da qualche giorno andavo scrivendo e che oggi per la prima volta ho riletto. E questo senza alcun intento autocritico. Semplicemente perché scritti e riletti i fogli avevano completamente esaurito il loro compito. Anzi cominciavano a dimostrarsi ingombranti e inopportuni, così leggeri, sporchi, gualciti e svolazzanti. Ignoti amici che 'imbatterete, forse nei miei foglietti dispersi, non date ascolto ai maligni, non fomentate dicerie...». Le confessioni di una Circe moderna. L'amore per Ulisse in una versione diversa, come una festa grottesca alla quale chiunque viva l'oggi deve considerarsi invitato.