Potere marittimo in Roma antica

dalle origini alla guerra siriaca

Potere marittimo in Roma antica

dalle origini alla guerra siriaca

Flamigni Antonio


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Si tratta di uno dei supplementi della prestigiosa Rivista Marittima. Il volume, opera rimasta incompiuta di Antonio Flamigni, tratta della storia di Roma antica che appassiona numerosi studiosi e presenta ancora numerosi problemi irrisolti. Tra questi quello di considerare i Romani poco amanti del mare e che vi si tenessero lontani il più possibile. Ma ci racconta Flamini, come mai un popolo di pastori e agricoltori decide di dichiarare guerra alla maggior potenza navale dell'epoca? Questo popolo di Terricoli per vincere le guerre puniche avrebbe copiato una nave Cartaginese, avrebbe inventato una passerella da aggiungere alle altre attrezzature marinaresche e avrebbe vinto tre grandi battaglie navali contro la flotta più potente del Mediterraneo, perdendone una soltanto. L'affermazione che qualifica i Romani come pastori e agricoltori, scrive Flamigni, potrà convincere gli storici, ma non un marinaro. Teniamo conto che il Potere Marittimo è composto da Marina militare, Marina Mercantile e di tutti quei sostegni logistici amministrativi e finanziari che consentono di sostenere e proteggere i traffici marittimi. Quindi, afferma l'autore, si potrebbe ammettere che i romani non fossero dei navigatori, intesi come esploratori, così come lo erano i Fenici e i Cartaginesi, con le loro circumnavigazioni dell'Africa raccontati dagli storici dell'epoca, ma in realtà essi trafficavano per mare già dal tempo dei Re. In ogni caso, la convinzione che i Romani si tenessero lontani dal mare, ha comportato numerosi problemi di interpretazione della storia di Roma antica. Questi problemi, prosegue l'autore, sono inesistenti se si ammette che i Romani, con solo trafficavano per mare, ma avevano anche ben chiara l'importanza dei fattori geografici del commercio marittimo.
Ean / Isbn
97888739147
Pagine
40
Data pubblicazione
01/11/1995