Roma città di mare?

limiti e proiezioni fino all'alto medioevo di una città che vive di mare ma non nasce marittima

Roma città di mare?

limiti e proiezioni fino all'alto medioevo di una città che vive di mare ma non nasce marittima

Buggiani Rodolfo, Pilara Gianluca, Esposito Angela


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Si tratta di un lavoro che osserva Roma dal mare a partire da una nuova centralità focalizzata sul Tirreno e sostenuta sui tre capisaldi del mare, del fiume, della città, dove ciascuna delle componenti non può esistere senza le altre due, dove le mappe, che ne scaturiscono, sono il supporto del lavoro di ricerca e di una vasta e variabile applicazione di modelli. Il testo si presenta come un vero e proprio viaggio attraverso la storia di una città, o meglio di un centro urbano, che ha avuto la capacità e il vantaggio di non venire mai meno nei secoli come ha fatto Roma, focalizzata nel suo rapporto con il mare: aspetto nel quale traspare la rilevanza che il fiume Tevere ha avuto nel corso della sua formazione sin dalle origini. Infatti, pur non essendo una città nata nel bacino del mare Mediterraneo, come ha potuto esserlo Bisanzio o Alessandria, Roma, attraverso il suo fiume, ha realizzato costantemente una vera e propria sincronia con il mare, tanto da divenire dominatrice prima del Tirreno poi di tutto il Mare Nostrum. Insomma una capitale che non nasce marittima ma che di mare vive e finisce per detenere, almeno in alcuni periodi, il dominio del mare che bagna tre continenti.
Ean / Isbn
978889515516
Pagine
248