Oggi l'uomo guarda al cielo quasi volesse uscire dalla Terra come da un guscio che gli sta troppo stretto. Jacques Piccard opera invece al contrario; all'astro-nauta preferisce l'oceanografo che, in una sorta di indagine interiore, studia le viscere del nostro globo, le correnti, gli angoli più reconditi di questo oscuro pianeta sul quale e nel quale viviamo. La concezione del mondo ne risulta capovolta: il sole è visto «sotto il mare». Il Ben Franklin, un mesoscafo bianco e giallo, nel 1969 è entrato, come una sonda, nelle profondità del mare, trascinato alla deriva per 1500 miglia nella Corrente del Golfo: l'esperienza è avvincente, emozionante. Questo volume è il resoconto ufficiale, preciso e circostanziato, di tale impresa: accanto al rigore scientifico, è sempre presente la partecipazione viva ed emotiva dei protagonisti che in un silenzio irreale, in una notte lunga un mese, vivono al fianco di una flora e di una fauna incorrotte, in una dimensione non ancora «a misura dell’uomo». I risultati ottenuti sono sorprendenti, la piattaforma di ricerca, così com'era stata prestabilita, è superata dalla quantità e dalla qualità dei dati e delle conoscenze che fanno della spedizione un esempio di come l'uomo, incessantemente, giorno dopo giorno, strappa al mare i segreti da cui può dipendere forse l'avvenire stesso dell'umanità: questa volta la realtà e la scienza hanno superato la fantasia e l'immaginazione.