Soverato la baia dell'ippocampo

Soverato la baia dell'ippocampo

Palladino Paolo


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Questo volume, non vuole essere un vero trattato di biologia marina, bensì un libro fotografico sull'ambiente sommerso di Soverato lungo la costa jonica della Calabria, dove l'habitat si rivela unico ed interessante per la presenza di numerosissime colonie di ippocampi e pesci ago, sempre più rari nel Mediterraneo. L'Ippocampo (dal greco hippos = cavallo e kampos = mostro marino), conosciuto da tempi immemorabili e benvoluto, è spesso citato nella mitologia greca come simbolo di fedeltà. La baia di Soverato, situata quasi al centro del vasto Golfo di Squillace dove la cittadina negli anni si è sviluppata e confermata ad alta vocazione turistica, è protetta dai marosi del II e III quadrante; inoltre già a poche decine di metri dalla battigia il fondale è molto profondo e in alcuni punti addirittura abissale. Quindi, questa piccola baia è per gli ippocampi, che ivi albergano e si riproducono in gran numero, opportunità di sopravvivenza, proliferazione e protezione. Gli ippocampi si dividono in una ventina di specie e sono in regressione in tutti gli oceani per via dell'inquinamento e della pesca indiscriminata. L’area marina in questione è ricca, inoltre, di altre specie interessanti sotto l'aspetto biologico naturalistico, come Cerianti e Crinoidi dai colori più variegati e altre specie endemiche dei fondali sabbiosi e detritici fra cui il coloratissimo pesce pettine, conosciuto dalle popolazioni locali col nome dialettale "u surici", molto ricercato per le sue carni squisite, quasi sconosciuto negli altri mari. È quindi importante salvaguardare un ambiente subacqueo unico per evidenziare un mare ancora vivo. Patrimonio dell'umanità e delle generazioni future!
Ean / Isbn
978888894801
Pagine
112
Data pubblicazione
01/07/2003