Storia illustrata della costa toscana

Storia illustrata della costa toscana

Casini Benvenuti Stefano, Scardozzi Mirella, Vaccari Olimpia


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«Nell’iconografia più diffusa, a disegnare il paesaggio toscano sono le colline, non la costa. I frequenti richiami storici al Rinascimento spesso non contemplano questa parte importante della regione. Lo stesso decollo dell’economia, avvenuto nella seconda metà del secolo scorso, viene attribuito al modello distrettuale, che ha avuto come protagonisti i sistemi di piccola impresa localizzati in larga misura nelle aree centrali della Toscana. Questa assenza produce una percezione incompleta del nostro territorio e non restituisce pienamente il senso dell’identità toscana. La costa è invece un pezzo fondamentale dell’identità della regione. La sua storia, legata in larga misura al mare, è parte integrante del paesaggio, della società e dell’economia della Toscana: i porti sono la nostra finestra nel mondo, il turismo costiero costituisce una risorsa importante. Il contributo della costa è dunque essenziale sia per le esportazioni dei nostri manufatti sia per far convergere in Toscana importanti flussi di reddito. D’altronde, riconoscere l’esistenza di più volti della Toscana è un insegnamento che abbiamo fatto nostro fin dai tempi di Pietro Leopoldo. E il compito di chi oggi amministra questa regione è innanzitutto governare questa molteplicità, con misure opportune, che sappiano accompagnare lo sviluppo, riducendo i divari e ponendo quegli “argini” di cui parlava Machiavelli in vista dei possibili colpi della fortuna. La costa ha, del resto, caratteristiche peculiari molto definite, che la individuano e la distinguono nel contesto regionale. Dotazioni naturali importanti hanno segnato la sorte di quei luoghi e in parte la segnano ancora: dall’attività estrattiva di minerali di ferro o di mercurio a quella del marmo delle Apuane, fino alle attività industriali nate attorno e in taluni casi ancora sussistenti. Queste risorse, assieme alla vicinanza ai porti, hanno favorito l’insediamento di alcuni grandi poli industriali nei settori della siderurgia, della chimica, della petrolchimica. Lo sviluppo di queste importanti attività produttive ad alta intensità di capitale, unitamente alla ricchezza di risorse naturali – innanzitutto il mare – ha determinato un percorso differente rispetto alla Toscana centrale. Questa diversità rispetto a quella Toscana dei distretti studiata da Giacomo Becattini ha portato spesso ad una minore presenza di attività manifatturiere e a un più ridotto dinamismo del tessuto economico, legando il successo dell’area ad interventi esterni o a rendite che non richiedevano grande spirito di iniziativa per essere sfruttate. È per questo che oggi le nuove ferite e i disagi generati dalla crisi globale dell’ultimo decennio pesano ulteriormente sull’economia della costa finendo per aggravare una situazione già prima tutt’altro che rosea. La minore capacità di creare lavoro ha portato ad un aumento della disoccupazione e, assieme, allo scoraggiamento e a fenomeni di “pendolarismo” verso altre aree della regione…»
Ean / Isbn
978886995545
Pagine
192
Data pubblicazione
04/11/2018