L'Antartide è il continente più affascinante e inospitale del pianeta: immensa - è estesa quasi quanto Europa e Stati Uniti messi assieme - è isolata dal resto del mondo da una corona di oceani tempestosi; è completamente disabitata e non presenta alcun vestigio di civiltà, nemmeno le tracce dei popoli più vicini, gli Indios della Patagonia e della Terra del Fuoco; i venti raggiungono la velocità di 180 chilometri orari, la temperatura scende fino a - 50 DC, da marzo a settembre il sole resta al di sotto della linea dell'orizzonte. Ciononostante, dall'estate 1989 alla primavera 1990 la più grande spedizione internazionale mai allestita ha sfidato questo deserto di ghiaccio per raggiungere - a piedi, in condizioni proibitive - il Polo Sud. Jean-Louis Etienne, francese; Will Steger, americano; Viktor Boyarsky, sovietico; Geoff Somers, inglese; Keizo Funatsu, giapponese; Daho Qin, cinese: scienziati, studiosi, tecnici, esploratori di lingua e nazionalità differenti hanno marciato insieme, percorrendo oltre 6300 chilometri, accomunati dall’ennesimo spirito di avventura, dallo stesso desiderio di scoprire e conoscere. Dalla penna di Etienne, promotore dell' impresa, è nato un diario che scandisce i giorni di questa straordinaria esperienza in vivide immagini e intense emozioni, dipingendo paesaggi incontaminati e solitari di grandiosa e ostile bellezza; descrivendo rischi, peripezie e pericoli affrontati quotidianamente da un gruppo di uomini che hanno scelto di misurarsi con se stessi e con i valori della cosiddetta civiltà. Avvincente, arricchito di uno splendido inserto fotografico, best-seller in Francia, un libro che, nel racconto della conquista di una meta inaccessibile, ripone un messaggio d'amore, conoscenza e rispetto per la natura e i propri simili.