Ho provato a girare il mondo con gli occhi di uomini e donne che mi avevano preceduto e che avevano lasciato tracce profonde. E’ stato un alibi fragile a farmi andare in Patagonia sulle orme di Bruce Chatwin o a condurmi in Mali per incontrare Ryszard Kapuscinski (ma sarà davvero accaduto questo incontro casuale?). Ho ripercorso i cammini di personaggi fantastici: Corto Maltese e Smilla, ad esempio. Ho scoperto che Sandokan è stato davvero un pirata dei mari della Cina. Ho seguito le tracce di Arthur Rimbaud e conservo ancora, incancellabile, il ricordo di una vecchia e sconosciuta india della Terra del Fuoco. Devo ringraziare tutte queste persone: mi hanno condotto sulle strade del mondo, mostrato luoghi attraverso il gioco del loro ricordo, delle loro parole, della loro presenza. Ancora ricordo quando, in un grande lago sulla Cordillera andina, sono salito a bordo della stessa nave sulla quale, oltre quaranta anni prima, si era imbarcato il Che Guevara: la Modesta Victoria navigava ancora e ho fatto anche in tempo a conoscere i capelli spettinati di un uomo che si chiamava Francisco Coloane e sapeva raccontare le tempeste della Fine del Mondo…..Questo libro è stato un bel viaggio.
Data pubblicazione
01/06/2006