Paesaggio e Architettura nella riproduzione di 20 stampe dell'800 raccolte in questo volume di grande formato e ritenute le più significative e rappresentative, sotto il profilo dell'ambiente naturale e umano. Gli originali furono realizzate da Luigi Salvatore Arciduca d'Austria nel suo viaggio alle Eolie verso la fine dell'Ottocento. Tra il 1893 ed il 1896 venivano pubblicati a Praga otto grossi volumi sulle isole Eolie, uno per isola ed uno generale, ad opera dell’Arciduca. Era nato in Italia e precisamente a Firenze il 4 agosto 1847 Luigi Salvatore e non amava le corti imperiali e fantasticava di viaggiare in mare aperto alla scoperta di posti sempre nuovi. E così quando, nel 1867 visse il dramma della fidanzata bruciata fra le fiamme di un incendio, senza che lui riuscisse a salvarla, l’unico sollievo lo trovò nel viaggiare da un posto all’altro del Mediterraneo, sempre immerso nel silenzio e nel raccoglimento. Spinto dalla passione per i viaggi a bordo del suo yacht a vapore, giunse per la prima volta a Lipari nel 1868 ed  incantato dalla bellezza dei luoghi e dall’animo degli eoliani, ci tornò varie volte per completare l’opera più completa mai scritta sulle isole Eolie: “Die Liparischen Inseln”,  caratterizzata da oltre 200 disegni, realizzati personalmente dall’autore. Così descrive le Eolie nella sua monumentale opera in 8 volumi, stampata e tradotta in italiano dal Notaio Nino Paino di Lipari dal 1977 al 1987. “Immerse nell’incantevole mare di Sicilia, queste piccole Isole in modo singolare cattivarono l’animo mio, mi apparissero desse durante le raffiche tempestose di una fra quelle tramontane invernali, cui forse debbono il nome di Eoliche, ovvero attraverso una fra le trombe marine, che così frequentemente ivi accompagnano le burrasche primaverili, ovvero ancora le contemplassi coronata di pampini nella calda estate, somiglianti a smeraldi nel zaffiro ceruleo del mare circostante. Così le conobbi sotto tutte le luci, in tutti gli aspetti e in ogni tempo dell’anno e sempre mi furono egualmente care, tanto che, terminata la illustrazione delle Baleari, alle sette Lipari volli dedicare l’opera mia”