Arcipelaghi in fiamme

il secondo conflitto mondiale nello nello scacchiere del Pacifico

Arcipelaghi in fiamme

il secondo conflitto mondiale nello nello scacchiere del Pacifico

Dupuis Dobrillo


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Da quando, il 7 dicembre 1941, la squadra aeronavale giapponese attaccò senza preavviso la flotta americana a Pearl Harbor, ebbe inizio una delle più disperate e cruente fasi del secondo conflitto mondiale. Due potenze, il Giappone e gli Stati Uniti, si trovarono in guerra e l'intero Oceano Pacifico andò in fiamme. Da un lato l'impero giapponese perseguiva con tenacia e ostinazione la sua politica di espansione nel settore asiatico, dall'altro gli Stati Uniti riversarono su quella che ritenevano «la nuova frontiera» un potenziale bellico ed economico immenso: fu una lotta di titani dove al militarismo e fanatismo nipponico si contrappose, con tutto il suo peso, la gigantesca organizzazione industriale e militare nordamericana. A differenza dell'Europa delle frontiere, il confronto tra giapponesi e statunitensi si svolse in un dilatato fronte navale nel quale le forze in lotta finirono per frazionarsi dando vita a innumerevoli, durissimi scontri, in complesse battaglie aeree e navali per l'occupazione e la conquista di piccoli lembi di terre strategicamente importanti. Per gli americani e i loro alleati il nemico si mostrava irriducibile, insidioso come la natura subtropicale e selvaggia di alcune isole. Fu un confronto serrato, una guerra senza quartiere dove intere armate venivano sacrificate senza scrupoli e dove ogni conquista era messa continuamente in discussione, ogni passo verso la vittoria finale era ostacolato dalle distanze che logoravano uomini e materiali. L'autore mostra come gli Alleati, a prezzo di enotrmi sacrifici e di eroismi, riuscissero a contenere prima e a rinserrare poi l'avversario nel suo stesso arcipelago fino all'orrore atomico, agli attacchi su Hiroshima e Nagasaki che, simili a un grande Walhalla, inghiottirono le ultime resistenze nipponiche. Dalle ceneri di questo immane rogo che avvampò nelle coscienze, forse più che mai nei lontani mari dell'Oriente, l'autore vede profilarsi, come per una catarsi, il nuovo Giappone, lo stato moderno quale oggi noi conosciamo.
Ean / Isbn
978884252526
Pagine
240
Data pubblicazione
01/01/1999