Apprezzata da Benedetto Croce, che la lesse nella minuscola edizione approntata per la diffusione clandestina, La catena venne indicata da Luigi Russo come l'opera chiave per lo studio sulla “letteratura degli antifascisti all'estero e all’interno", mentre in anni a noi più vicini Mario Isnenghi l'ha definita una rara sintesi tra azione e pensiero, estranea “ai pietismi autoconsolari e al vittimismo insipiente dei legalitari di complemento”. La catena forma, assieme a Un anno sull'altopiano e a Marcia su Roma e dintorni, il trittico con cui Emilio Lussu rivisita la tragedia della storia italiana, dalla Grande guerra all'imporsi della dittatura fascista. Il testo è la cronistoria della vicenda che nell'autunno del '26 porta Lussu, deputato cagliaritano e medaglia al valor militare, prima in galera e poi al confino per essersi opposto, armi in pugno, agli squadristi che tentavano di invadergli la casa.
Data pubblicazione
18/02/1997