Con la pelle appesa a un chiodo

la guerra sul mare:1940-1943

Con la pelle appesa a un chiodo

la guerra sul mare:1940-1943

Roberti Vero


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Con la pelle appesa a un chiodo è un libro di ricordi di guerra sul mare. Ma non soltanto questo. È anche un libro traboccante di amarezza e di dolore, di delusioni e di risentimenti, e che pur con tutta la sua dolente carica umana riesce ad attingere la validità del documento storico obiettivo e fedele. L'Autore - già noto corrispondente di guerra e attualmente giornalista politico fra i più quotati - vi narra la sfortunata ed eroica guerra della Marina italiana, durante l'ultimo conflitto, così com'egli la visse a bordo di varie navi. Le sue testimonianze, e le sue ricerche, sono legate soprattutto alle azioni delle siluranti e al dichiarato proposito di illustrare, finalmente, lo sconosciuto e pericolosissimo servizio di scorta da esse ininterrottamente reso ai nostri convogli, contro la troppo potente Mediterranean Fleet. Imbarcato in qualità di giornalista «militarizzato» su incrociatori, torpediniere e su navi mercantili, Vero Roberti descrive, spesso in prima persona, numerosi combattimenti navali e la sanguinosa «battaglia dei convogli»: sono pagine che condannano la superba e tragica follia di quei capi che trascinarono il nostro Paese nella guerra e nella sconfitta, e che ci rivelano, per la prima volta, alcune verità finora taciute o mascherate sia per vigliaccheria sia per voluta ignoranza. L'Autore dimostra, ad esempio, come alla vigilia della battaglia di El Alamein la Marina Militare fosse stata capace, nonostante la crescente ed ostinata offesa nemica, che allora sprecava coppiole di siluri per affondare un peschereccio, di far giungere nei porti della Cirenaica, della Libia e nelle immediate retrovie del fronte egiziano ingenti quantitativi di carburante, che avrebbero potuto soddisfare la baldanzosa arroganza del maresciallo Rommel. Sicché risalta - sulla base d'un'inoppugnabile documentazione, finora inedita - la patente assurdità della tesi di coloro che sono venuti sostenendo che la disfatta italo-tedesca in Africa dell'autunno '42 andrebbe unicamente addebitata ad una nostra occasionale mancanza di benzina e di nafta.
Autore
Ean / Isbn
9788842527
Pagine
272
Data pubblicazione
01/10/1966