Sulla prima guerra mondiale è stato scritto moltissimo durante e dopo quel conflitto, ma forse ancorpiù se ne è scritto in questo secondo dopoguerra, specialmente in Italia. Si potrebbe ritenere che ciò sia dovuto al fatto che da quella guerra l’Italia ne uscì vittoriosa, credo però verosimile che se ne parli e se ne scriva tuttora per le testimonianze che ancor oggi conservano molti di quelli che furono i campi di battaglia situati sul territorio nazionale o ad esso adiacenti e moltissimi scritti si rifanno appunto a quelle testimonianze. Ciò non può dirsi evidentemente sulla guerra combattuta sul mare ed è forse per questo che la storiografia della guerra marittima, in particolare quella più recente, non è altrettanto ricca, ma sicuramente anche perché la lotta sul mare, che per la marina italiana si identificò con la guerra navale in Adriatico, non ebbe nel Paese altrettanta risonanza di quella combattuta dal fante nelle trincee del Carso. In Adriatico non ci furono, né, come vedremo, ci poterono essere le grandi battaglie navali; ciononostante la Marina, con la profusione diuturna delle proprie energie e con alcune epiche imprese, ha contribuito alla conclusione vittoriosa della guerra. Questo libro non è indirizzato a quella ristretta cerchia di appassionati che conoscono profondamente la materia, né ha la pretesa di poter essere annoverato fra quegli autorevoli testi che hanno trattato compiutamente questo tema. Più modestamente l’intento è quello di portare un contributo alla conoscenza di un capitolo della nostra storia che merita di essere ricordato.