Notte di Alessandria

Notte di Alessandria

Roggero Roberto


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Forse non tutti sanno che il termine "sommozzatore" deriva dall'espressione dialettale napoletana “summuzzare", cioè “immergere". I primi sommozzatori infatti esordirono a Napoli, per iniziativa di un gruppo di nuotatori e pescatori locali, e di alcuni giapponesi, pochi mesi prima dello scoppio del secondo conflitto mondiale. Altre fonti riferiscono che la parola è stata coniata nel 1870, da Paul Boyton che usò l'espressione "The Feraless Frogman", successivamente assegnata a John Spence, ufficiale della US-Navy e membro dell'unità marittima dell'OSS, mentre si allenava con una tuta impermeabile verde, anche se il termine "Frogman" è stato ufficializzato in seguito. Per derivazione, il termine è passato poi a significare la persona che si immerge con l'ausilio di un sistema di respirazione autonomo che fornisce una miscela di aria e ossigeno, oppure elio e ossigeno, o azoto-elio-ossigeno, scelta che dipende dalla profondità a cui si deve operare e dalla quantità di gas che il sistema può trasportare alla profondità in cui questo viene respirato. Per quanto riguarda invece l'appellativo di uomo-rana, risalirebbe a circa il 1940, quando la figura dei sommozzatori in mute lucide e con larghe pinne, richiamava quella dell’animale. Diversamente dal palombaro, che riceve l'aria dalla superficie tramite un tubo di gomma chiamato cordone ombelicale, ed è vincolato al fondo da un pesante equipaggiamento, il sommozzatore può essere svincolato da qualunque piattaforma fissa, porta con sé il gas necessario compresso in bombole assicurate alle spalle e si sposta nuotando liberamente grazie alle pinne. Nel corso di un conflitto, quindi, il sommozzatore è il soldato specializzato addestrato alle immersioni subacquee o al nuoto sott'acqua, con una capacità tattica che include anche effettuare lavori particolari, come nel caso di sommozzatori da combattimento, unità bonifica esplosivi, forze speciali e altre specializzazioni. Le organizzazioni di sommozzatori di alcuni Paesi includono una traduzione dell'espressione "uomo-rana" nei nominativi ufficiali, ad esempio il Fromand-skorpset danese; altri si definiscono "sommozzatori da combattimento" o simili. Altri si chiamano con nomi più specifici di unità operativa speciali. Molte nazioni e alcuni gruppi armati irregolari schierano o hanno schierato nuotatori o sommozzatori da combattimento L'immersione tattica è una branca molto professionale, svolta dalle forze armate e dalle unità tattiche, generalmente suddivise in: subacquei da combattimento e assalto e sommozzatori per missioni speciali (Clearance Divers nella Royal Navy britannica e nella Royal Australian Navy), che svolgono lavori di vario tipo fino a operazioni di assalto anfibio. La grande maggioranza delle missioni consiste nell'arrivare adeguatamente equipaggiati, e in condizioni fisiche sufficienti per combattere, all'obiettivo ed effettuare la missione assegnata. Il dispiegamento di forze tattiche via acqua per assaltare bersagli terrestri, piattaforme petrolifere o bersagli di navi di superficie è uno dei principali fattori alla base del-l'equipaggiamento e dell'addestramento dei nuotatori da combattimento. La specialità in cui gli incursori italiani erano e sono estremamente specializzati, è il sabotaggio con installazione di ordigni esplosivi; il rilevamento di una spiaggia prima di uno sbarco di truppe o altre forme di missioni esplorative; recupero di oggetti o installazione clandestina di dispositivi di monitoraggio, e altro.
Ean / Isbn
977203800677
Pagine
80
Data pubblicazione
10/09/2023