Palazzo Marina

Palazzo Marina

Tommaselli Desirèe


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Conosciuto dai romani come il “Palazzo delle ancore”, l’edificio è stato costruito quale sede del Ministero della Marina, da cui deriva la sua originalità decorativa, correlata alla tradizione marinara italiana. Vero e proprio unicum, il Palazzo si presenta, con la sua facciata, come il manifesto della vittoria italiana sul mare nella Grande Guerra. La nuova monografia, corredata di un ricco apparato iconografico impreziosito da immagini storiche in parte inedite, presenta il Palazzo come un insieme omogeneo di architettura, arte figurativa e arti applicate, in cui tutti gli elementi rispondono ad un programma iconografico incentrato sulle glorie italiane sul mare – dall’Antichità alla Grande Guerra – che viene esaminato nella sua evoluzione, avvenuta nel corso della lunga gestazione dell’edificio. L’intero patrimonio storico e artistico del Palazzo viene presentato alla luce delle nuove ricerche d’archivio e dell’aggiornata bibliografia: non solo l’opera dell’architetto Giulio Magni, ma anche il progetto – mai realizzato – di Enrico Del Debbio, chiamato negli anni ’40 a progettare nuovi edifici del Ministero nell’area dell’attuale Piazza della Marina. Sono soprattutto le vicende legate alla decorazione e all’arredo che vengono approfondite, vicende che vedono coinvolti i pittori Adolfo De Carolis, Giuseppe Rivaroli, Antonino Calcagnadoro, Pieretto Bianco, Pio e Sivio Eroli, Rudolf Claudus, Umberto Amati, Giuseppe Ciotti, Vincenzo Ciardo, Antonio Barrera e Ilio Giannaccini, gli scultori Pietro Bazzani, Volterrano Volterrani ed Enrico Vetri, il maestro vetraio Cesare Picchiarini e il “mago del ferro” e arredatore Umberto Bellotto, con cui collabora la ditta di tessili Rubelli. Il volume, dopo aver affrontato la storia del Ministero della Marina, dalla sua prima sede nel Convento di Sant’Agostino fino alla costruzione di un edificio ad hoc sul Lungotevere, e dopo aver presentato l’edificio sia nel contesto urbanistico sia come opera unica, illustra tutti gli ambienti di rappresentanza, restituendone in alcuni casi l’originaria funzione e allestimento, riscoperti alla luce della ricerca d’archivio e iconografica storica, grazie alla quale è stato possibile individuare anche l’Ufficio del Grande Ammiraglio Paolo Thaon di Revel, l’artefice della vittoria italiana sul mare nella Prima Guerra Mondiale. Pubblicato in occasione della ricorrenza del Centenario del primo conflitto mondiale, al cui esito favorevole la Marina diede uno strategico e decisivo apporto, il volume è un omaggio ad luogo fisico e identitario per tutti i “marinai”, connotato da una valenza storico-culturale evocativa della naturale attitudine dell’Italia alla marittimità.
Ean / Isbn
978889954425
Pagine
216
Data pubblicazione
20/12/2017