Sardegna arcaica, VIII secolo a.C. La civiltà nuragica vive il culmine del suo splendore e prestigio nel Mediterraneo. Un mare attraversato da traffici, commerci e flotte da guerra delle grandi potenze. Ma l’equilibrio è spezzato dalla colonizzazione fenicia sulle coste dell’isola. I ricchi mercanti cananei non solo commerciano abilmente, e pacificamente, ma accrescono la propria presenza costruendo scali e città e inevitabilmente scontrandosi con le fiere popolazioni nuragiche. Il guerriero Alvras ha ereditato dal vecchio Serdon il principato di Nur sulle coste nord occidentali della Sardegna. In un’isola che sta perdendo la sua struttura sociale comunitaria, deve fare i conti con le mire espansionistiche dei fenici prima e dei punici poi. Si oppone decisamente alla conquista dei suoi territori, riesce a far costituire una federazione di popoli guidati da re pastori, cerca alleanze con gli etruschi di Vulci, resta vittima di intrighi e di tradimenti. Trova l’amore nella sacerdotessa Tulema. Scopre la potenza crescente di Cartagine sull’altra sponda del mare. E si prepara allo scontro decisivo dove in gioco c’è la libertà del suo popolo. Una storia avvincente di pura avventura dove la civiltà, le guerre e la vita degli antichi nuragici si fondono in una ricostruzione storica accurata. I sardi ritornano ad avere il posto centrale che hanno avuto nella storia, accanto a tirreni, fenici, greci, assiri ed egiziani che incessantemente viaggiano, si confrontano e si scontrano per il predominio.
Data pubblicazione
04/11/2016