Saturnia e Vulcania. L'eco di questi due nomi risuona ancora oggi tra quelli dei leggendari transatlantici che hanno solcato gli oceani prima e dopo il secondo conflitto mondiale. Costruite per la Cosulich Line di Trieste a metà dei ruggenti anni Venti del secolo scorso nel celebre stabilimento di Monfalcone, una volta entrate in servizio furono le più grandi e potenti navi di linea mosse da motori diesel, rappresentando una efficace ed economica alternativa alla tradizionale propulsione a vapore. La Saturnia navigò per 37 anni e la Vulcania per 43, trasportando oltre un milione di persone, in pace e in guerra. Prime unità passeggeri provviste di cabine con balcone privato, un "must" di tutte le navi da crociera odierne, divennero le beniamine del pubblico internazionale alternando i viaggi di linea a quelli turistici, in Mediterraneo e ai Caraibi, quando l'industria crocieristica era ai suoi primordi. Durante il conflitto svolsero numerose missioni, prestandosi al rimpatrio dei profughi civili dalle ex colonie italiane in Africa, al trasporto di truppe e come navi ospedale. Quasi per miracolo sopravvissero intatte alle devastanti operazioni belliche e furono le prime a riprendere i collegamenti tra l'Italia e gli Stati Uniti nel dopoguerra. Durante la loro lunghissima ed eccezionale carriera si resero protagoniste di una moltitudine di avvenimenti memorabili, trovandosi spesso al centro di cronache di richiamo mondiale. Con questo libro si rende omaggio a due delle più belle e straordinarie navi passeggeri mai costruite, acclamate e invidiate dall'impresa cantieristica di tutto il mondo.