138 pagine ISBN: 978880784035
Anno di pubblicazione: 2003
Riuscite a immaginare qualcosa di più feroce e devastante dell'occupazione militare del vostro paese e di un severo coprifuoco imposto per mesi alla vostra città? Sembrerebbe d'obbligo una risposta negativa e invece Suad Amiry, palestinese di Ramallah e architetta, grazie a una mossa letteraria totalmente fuori schema, riesce a spiazzarci con un esilarante diario pubblico-privato che registra le cose... dal basso e in interni. In un pugno di pagine scoppiettanti di humour e di vetriolica lucidità politica e sentimentale, i colpi bassi di Sharon e del suo governo finiscono così per fare tutt'uno con le idiosincrasie di una suocera petulante, con la quale l'autrice si trova a trascorrere in un involontario tête à tête il tempo dell'assedio. Sconveniente e sofisticata quanto basta per increspare le acque della correttezza politica e per evitare il tormentone retorico che vorrebbe vittime e oppressori sempre assegnati a campi rigorosamente separati, con Sharon e mia suocera Suad Amiry dà alla letteratura quello che il regista araboisraeliano Elia Suleiman ha dato al cinema con il recente Intervento divino: un quadro lieve, surreale e ad altissima definizione dei guasti di una vita offesa.
Lo trovi in: LIBRI > STORIA CONTEMPORANEA
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