L’ergastolo di Santo Stefano è sempre stato considerato un carcere “speciale”, perché da lì era difficilissimo fuggire: in mezzo al mare, senza approdi naturali è stato anche soprannominato, proprio per questo, l’Alcatraz italiana. “Speciale” perché la sua posizione e il totale controllo sui reclusi lo ha reso un carcere “efficiente”, in cui rinchiudere le persone considerate più pericolose per l’ordine costituito, i nemici dello Stato. Primi fra tutti, coloro che lo Stato hanno attaccato direttamente, con bombe, coltelli, rivoltelle. Come, tra gli altri, Gaetano Bresci, Giuseppe Mariani, Pietro Acciarito, Tito Zaniboni, le cui vicende vengono ripercorse in queste pagine, in una sorta di catalogo dei più noti attentatori della storia italiana che lì furono rinchiusi.
Data pubblicazione
20/05/2024