Un soldato, un italiano

Giorgio Zanardi

Un soldato, un italiano

Giorgio Zanardi

Zanardi Giorgio


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All’indomani dell’armistizio decretato da Badoglio, soldato allo sbando come tutti gli arruolati di quel frangente, nel tentativo di rendersi utile, al servizio del Re e della Patria, prima nella ricerca di precise direttive di comportamento, e dopo in missione segreta, con un duplice obiettivo, militare e civile, fu pestato dai repubblichini e lasciato in fin di vita, creduto morto, lungo la strada di Vigarano Mainarda. Fu tenuto in prigionia sia dai tedeschi sia dagli stessi alleati. Attraversò per ben tre volte la linea del fronte, la cosiddetta “linea gotica”, percorrendo, almeno in un’occasione, chilometri e chilometri di sentiero minato. Inoltre con la collaborazione del capo Binella, ha introdotto un’innovazione nella centrale di tiro del cacciatorpediniere Maestrale, sul quale, nel Natale del ’42, Zanardi era imbarcato come secondo, poi adottata su tutti i caccia di quella classe. “La centrale di tiro sui caccia è sempre stata sull’ala di plancia, ma in quel modo il direttore del tiro ha visibilità solo su un lato della nave. Questa disposizione veniva probabilmente dalla vecchia tattica, quando gli scontri erano solo fra navi. Ma coll’avento dell’aviazione il direttore di tiro doveva saltare continuamente da un’ala all’altra. Allora chiesi a Binella se fosse possibile portare la centrale di tiro sulla controplancia. In questo modo il direttore di tiro ha la visibilità in tutte le direzioni”. Il libro è scritto con l’eloquenza di un’inconfondibile raffinata dialettica, con la capacità di spaziare nel modus del pensare non solo del cittadino italiano, ma del francese e del tedesco, secondo il suo pertinente bagaglio linguistico. L’autore si racconta col distacco di una terza persona, che sembra essere avulsa dalle reali vicende autobiografiche, soprattutto dagli afflati più intimi ed intimistici. In conseguenza di ciò si osserva talora, nello scorrere della trama letteraria, una vera e propria stratificazione delle personalità. Il che rende la narrazione oltremodo gustosa, affettata ed originale. Originale sì come, dalle vicissitudini, dagli aneddoti, dalle esperienze, avventure o disavventure che siano, risulta emergere la prepotente, volitiva figura di un personaggio speciale, sincero, onesto, leale… ma specialmente libero, coerente con se stesso, coi suoi fervidi, profondi, più sacrosanti ideali.
Ean / Isbn
978888269011
Pagine
288
Data pubblicazione
04/11/1999