Il segno zodiacale del Cancro, che abbraccia i nati tra il 22 giugno e il 22 luglio, è spesso associato a sensibilità, romanticismo, creatività e un profondo legame con la casa e la famiglia. Ma dietro la corazza protettiva di questo segno d’acqua si cela anche una straordinaria capacità di adattamento, una vena artistica e una notevole forza interiore, qualità che ritroviamo nei grandi scrittori di mare nati sotto questo segno. Tra questi spiccano Clive Cussler, Ernest Hemingway e Olivier de Kersauson: tre autori che, pur con stili e vite diversissime, hanno saputo raccontare il mare come pochi altri.
Nato il 15 luglio 1931, Clive Cussler è stato uno dei più prolifici e amati scrittori d’avventura marinaresca del Novecento e degli inizi del Duemila. La sua fama internazionale è legata soprattutto alla serie di romanzi con protagonista Dirk Pitt, un ingegnere navale e avventuriero che lavora per la NUMA, agenzia ispirata a quella realmente fondata dallo stesso Cussler nel 1978 (National Underwater & Marine Agency).
Cussler ha saputo fondere la passione per la storia, la tecnologia e la scoperta in romanzi che partono spesso da un mistero reale, per poi intrecciarsi con trame mozzafiato tra relitti, tesori sommersi e minacce globali. La sua scrittura, ironica e ricca di dettagli tecnici, riflette la curiosità e la sensibilità tipiche del Cancro: il mare, per lui, era “un intrigo, un mistero profondo” e uno scenario perfetto per l’avventura e la scoperta.
Ernest Hemingway, nato il 21 luglio 1899, è una delle figure più iconiche della letteratura mondiale38. Il suo rapporto con il mare è diventato leggendario grazie a Il vecchio e il mare, romanzo che gli valse il Premio Pulitzer nel 1953 e il Nobel per la Letteratura nel 1954. In questa opera, la lotta epica del pescatore Santiago contro il marlin gigante diventa metafora della resistenza, della dignità e della grazia di fronte alle avversità – qualità profondamente legate alla sensibilità e alla resilienza del Cancro.
Hemingway visse a lungo tra Key West e Cuba, immergendosi in prima persona nella vita dei pescatori e degli uomini di mare. Il suo stile asciutto e diretto, la ricerca dell’autenticità e il continuo confronto con il limite e la solitudine riflettono la complessità emotiva e la forza interiore del suo segno zodiacale.
Nato il 20 luglio 1944, Olivier de Kersauson è considerato uno dei più grandi navigatori e scrittori di mare francesi contemporanei. Skipper leggendario, detentore di numerosi record di traversata oceanica e del giro del mondo, de Kersauson ha fatto della navigazione in solitario e della ricerca dell’assoluto il centro della sua esistenza.
Nei suoi libri, come Il mondo mi parla e Una vita tra gli oceani, racconta il mare come spazio di libertà, disciplina e introspezione, alternando confessioni intime a riflessioni poetiche sulla vita e sulla società. La sua scrittura, schietta e appassionata, traduce la tipica sensibilità cancerina in una tensione costante verso l’ignoto e la bellezza dell’immensità oceanica. De Kersauson ha più volte dichiarato che il mare è per lui una necessità vitale, una fuga dalla superficialità del mondo moderno e un ritorno a una dimensione autentica e profonda.
Cussler, Hemingway e de Kersauson, pur con percorsi e stili diversi, incarnano le qualità del Cancro: la sensibilità, la capacità di affrontare le separazioni, la creatività e il desiderio di esplorare mondi interiori e reali. Il mare, con i suoi misteri e le sue sfide, diventa per loro non solo scenario di avventure, ma anche specchio dell’anima e metafora della vita stessa.
Attraverso le loro opere, questi scrittori hanno saputo restituire al lettore la forza evocativa dell’oceano, la poesia della solitudine e il coraggio di affrontare l’ignoto, lasciando un’impronta indelebile nella letteratura di mare.