Securité Sécurité Sécurité. AVVISO ai NAVIGANTI. Consigli di lettura per viaggiatori ipotetici e non. "Il viaggio è forse sempre un cammino verso quelle lontananze che splendono rosse e viola nel cielo della sera, oltre la linea del mare e dei monti, nei paesi sui quali sorge il sole che da noi tramonta". Cari Amici della libreria del mare questa è la rotta. Alle Navi !
Tre capolavori della letteratura italiana del Novecento – Gente di mare di Giovanni Comisso, L’angelo del Liponard di Mario Tobino e Oceano di Vittorio G. Rossi – raccontano il mare come luogo di avventura, mistero, introspezione e destino.

Comisso, nel 1922, si imbarca su un veliero chioggiotto e naviga lungo le coste dell’Alto Adriatico. Da questa esperienza nasce Gente di mare (1929, Premio Bagutta), una raccolta di racconti che intreccia la contemplazione estatica della natura lagunare con vividi ritratti di pescatori, commercianti, donne e ragazzi. Il libro trasmette l’ebbrezza della libertà, la forza delle sensazioni, la semplicità della vita quotidiana e il perpetuo alternarsi di partenze e approdi. La scrittura di Comisso è lirica e sensoriale, capace di restituire la magia di un’esistenza in simbiosi con il paesaggio e la fatica del lavoro sul mare, in un’atmosfera sospesa tra realtà e incanto.
Il racconto lungo di Tobino si distingue per la sua dimensione ambigua e surreale. L’angelo del Liponard si muove tra realismo e fantastico: la vicenda della nave e della sua ciurma, bloccata da una bonaccia in mezzo al mare, si carica di mistero e sospensione. I personaggi, soprattutto la figura enigmatica di Fernanda, sono avvolti da una malia che sembra provenire dal mare stesso. Il tempo si ferma, la realtà si fa incerta, e il racconto assume i tratti di un incubo, dove la psicologia dei personaggi si intreccia con forze oscure e inspiegabili. Tobino esplora così il mare come spazio di fascinazione, morte e insondabile mistero, in una dimensione quasi atemporale.
Oceano (1938, Premio Viareggio) rappresenta il vertice della narrativa marinaresca di Rossi. Il libro racconta la vita a bordo di un piroscafo norvegese: la pesca delle aringhe, le cacce alla balena, i naufragi e le tempeste artiche. Rossi costruisce il romanzo come un mosaico di storie e riflessioni, dove il viaggio diventa allegoria della vita, con i suoi rischi, la necessità del coraggio, la convivenza difficile tra uomini diversi. La scrittura, intensa e priva di abbellimenti, trasmette la crudezza e la vitalità dell’esperienza marina, interrogandosi sul senso dell’esistenza, della morte e del rapporto tra l’uomo e la natura. Oceano è considerato uno dei capolavori della letteratura di mare italiana, apprezzato per la sua autenticità e profondità.
Queste tre opere, pur diverse per stile e ambientazione, condividono la capacità di trasformare il mare in un potente simbolo esistenziale: luogo di lavoro e di sogno, di pericolo e di scoperta, di solitudine e di comunità. Una letteratura che, come il mare stesso, non smette mai di affascinare e interrogare.
autore: Cesare Tornielli per Mare Magazine
Cesare Tornielli: marinaio del Mediterraneo che ama la letteratura di viaggio e il mare. In lui del Ponzese (l' isola dei miei affetti), del Pantesco (il profumo dell'Africa), del Genovese (le origini). Ha una buona educazione marinaresca, appartiene a quel "Mare di Mezzo" che è il grembo della nostra storia e della nostra civiltà.