![]() |
| Il cargo Savina Caylyn |
La Somalia e il Mar Rosso. La vicenda della Montecristo e delle altre due navi, la Savina Caylyn e la Rosalia D’Amato, rispettivamente da nove e cinque mesi nelle mani dei pirati, richiamano l’attenzione sulla sempreverde attività dei predoni del mare in quella porzione oceano. E a ben vedere, secondo i dati pubblicati in un rapporto dell’International Maritime Bureau, nel 2010 è proprio la zona antistante la Somalia, con i suoi 139 casi censiti, quella con la più alta incidenza di assalti (riusciti o solo tentati). “Zona rossa”, scrive la Nato nelle sue comunicazioni seguita nella lista dei luoghi mal frequentati dal Golfo di Aden, in particolare “la zona subito esterna protesa verso il Mare Arabico”. Quella porzione di acqua, corridoio obbligato per chi intende raggiungere Israele, la Giordania e l’Egitto, negli ultimi anni è stata oggetto di una maggiore attenzione da parte della marina militare internazionale e delle autorità di sicurezza. Il risultato è che gli attacchi sono nettamente diminuiti passando dai 117 del 2009 ai 53 dell'anno passato. In leggero aumento invece l'attività piratesca all’interno del Mar Rosso dove, ci spiegano le fonti, è impossibile fare un pattugliamento puntuale, visto che lo stretto ha spazio appena sufficiente per far passare una nave di grosso cabotaggio.![]() |
| Nave militare scorta un cargo speciale |