La lunga età del legno

Scritto da Il Mare
13 gennaio 2020
Giovedì 23 gennaio alle ore 18,00 presso la Libreria Internazionale Il Mare a Roma in via del Vantaggio 19, Marco Firrao presenta  La lunga età del legno, edizioni di Storia e Studi Sociali, con la presenza dell’autore Carlo Ruta.
La piccola casa editrice di Ragusa, diretta da una donna forte e intelligente, prosegue nella pubblicazione della collana che si occupa della storia del nostro Mar Mediterraneo e questa volta pubblica un volume dedicato al legno, scritto dallo studioso Carlo Ruta. Il legno è un materiale da sempre usato dall’uomo fin dalla preistoria per attrezzi vari e per la costruzione delle imbarcazioni. Il legno “è una materia debole”, come lo definisce l’autore, ma in realtà molto resistente e facile da modellare anche e soprattutto per la costruzione delle imbarcazioni. Tra i più antichi esempi di legni usati dall’Uomo, troviamo la Piroga
Monossile, custodita al Museo Preistorico Etnografico Luigi Pigorini di Roma.
Questa grande piroga è stata ritrovata in località La Marmotta presso il Lago di Bracciano. Essa risale a circa 8000 anni fa. Si trovava in un settore del villaggio, prossimo alla riva antica del lago, che si crede, sia stata l'area di carenaggio. Si dice Monossile perché ricavata dalla lavorazione di un unico tronco di legno - in questo caso - di quercia. Era incastrata in numerosi pali verticali che servivano per tenerla ferma nella fase di lavorazione. E' lunga m. 10,50 circa e larga quasi m. 1,10; l’esterno è completamente scortecciato, il fondo è piatto. Gli scavi subacquei condotti a partire dal 1989, oltre alla canoa, hanno permesso di identificare e documentare un villaggio palafitticolo di età neolitica molto ben conservato. Carlo Ruta, in questo saggio dedicato al legno, inizia dalla protostoria, come la nostra canoa, per definire un modello
interpretativo rileggendo diverse esperienze di civilizzazione, fino all’età moderna.
Rimarca così le relazioni con il legno. Questa materia di natura organica, ma dotata di una forza straordinaria, ha segnato profondamente le culture manuali, le tecniche, i saperi scientifici e la vita materiale di tutti i tempi. Vengono individuati, nel volume, i nessi strettissimi che esistono tra gli sviluppi della razionalità e questa materia organica, da sempre usata per ogni tipo di imbarcazione sia da trasporto che da guerra. Carlo Ruta ci descrive le storie sia della piroga monossile che della nave di Cheope e tante altre imbarcazioni, alle quali possiamo aggiungere le Musciare e i Vascelli per la pesca del tonno, usati per centinaia di anni nel mare delle Egadi.

Negli orizzonti delle risorse materiali disponibili in natura - afferma l’autore - il legno presenta in realtà caratteri che lo rendono diverso, per la porosità, la duttilità e soprattutto - in rapporto al volume - per la leggerezza. Per tale ragione, sin dalla preistoria, il legno ha una funzione fatta a misura della manualità umana. Questa dote della materia debole è quella che, già nella lunga alba delle civiltà, sollecitava maggiormente le comunità a pensare il rapporto con gli ambienti in maniera plurale e ad incamminarsi verso i tragitti della complessità.
Giulia D’Angelo

L’Autore
Carlo Ruta, storico delle civilizzazioni mediterranee, ha indirizzato il proprio impegno di ricerca sui percorsi del mondo Mediterraneo, sulla storia delle culture materiali e dell’immaginario dall’età antica alla prima modernità. Si è laureato in Filosofia all’Università degli Studi di Messina. Successivamente si è laureato in Teorie della morale della conoscenza e della comunicazione all’Università degli Studi di Urbino. È autore di alcune centinaia di saggi scientifici. Ha introdotto e annotato cronache del Medioevo (al-Idrisi, Ibn Giubayr, Falcando e altri) e dell'età moderna (Brydone, Von Riedesel, Goethe, Denon, Maupassant, Spallanzani, etc.). Ha condotto studi sulle culture materiali e le tecniche del mondo fenicio, sul ruolo di Cartagine nella strutturazione dell’Occidente, e ancora, sugli sviluppi della razionalità nel mondo greco arcaico e classico e sui percorsi civili della Roma antica. Ha focalizzato inoltre alcuni momenti chiave del Medioevo, con testi sul regnante goto Teoderico, sui saperi del XII secolo, sulle aperture e le ambivalenze del XIII secolo, e sui modi in cui le rivoluzioni tecnico/scientifiche hanno interagito con le grandi scoperte geografiche della prima modernità. Ha tenuto lezioni e seminari didattici, d’indirizzo storiografico, presso l’Università degli Studi di Catania - Dipartimento di Scienze Umanistiche - e presso la Scuola di Specializzazione in Archeologia dello stesso ateneo. Ha tenuto seminari presso l’Università degli Studi di Palermo - Dipartimento Culture e Società, corso di studi in Paletnologia dei beni culturali. Ha diretto due riviste bibliografiche. Ha curato due portali web di documentazione storica. Dal 2013 è membro della Società Filosofica Italiana, sezione di Urbino. Ha relazionato in centinaia di convegni di studio. È stato consulente scientifico di diverse case editrici, tra cui Castelvecchi di Roma, per la collana “RX, visti da vicino”. Ha svolto dal 2008 al 2012 attività di consulenza sociologica per l’Organizzazione Libera e per la fondazione Libera Informazione. È socio onorario di varie associazioni. Fa parte del comitato scientifico delle Edizioni di storia e studi sociali. Ha condotto reportage e ricerche storico-sociologiche per numerose testate nazionali, tra cui il Manifesto, Narcomafie, Peacelink, Domani Arcoiris, ArcoirisTV, Left Avvenimenti/L’Isola possibile, Libera Informazione. Attualmente è direttore dell’Istituto Mediterraneo di Studi Storici.