Ustica e i Tridenti d’Oro

Scritto da Il Mare
28 giugno 2019

Dal 1 al 7 luglio 2019, si svolgerà ad Ustica la 60 Rassegna delle Attività Subacquee e sarà dedicata a Sebastiano Tusa, il grande archeologo subacqueo scomparso nei cieli della Somalia. Andava in Tanzania per lavoro Sebastiano, lo avevano invitato per proseguire le ricerche di due Galeoni Portoghesi ritrovati nelle acque di quel paese. A sn. Lucio Messina e Giulia D’Angelo
Era il 10 marzo, ma Sebastiano aveva già consegnato parte dei tridenti d’oro del 2019 a Bologna e aveva iniziato, quale Presidente
dell’Accademia Internazionale delle Scienze e Attività subacquee, a programmare la 60 Rassegna di Ustica a cui teneva moltissimo.
Ci aveva inviato per mail un brevissimo messaggio, come era suo uso: “Dateci idee”. Queste due parole volevano dire, datemi una mano. Era stanco Sebastiano, aveva troppi impegni e mi aveva confidato a Bologna che dopo questa 60° Rassegna, avrebbe lascito ad altri la Presidenza dell’Accademia. Capivo
le sue ragioni perché era oberato di lavoro tra l’Assessorato alla Cultura della Regione Siciliana, la
Soprintendenza del Mare, l’Accademia, i libri che scriveva, gli scavi archeologici di Selinunte, Pantelleria, le Egadi, Ustica e tanti altri, non sapeva a chi dare i resti. Ma gli dissi:“ non lasciare, senza di te questa associazione muore”. A ds. Sebastiano Tusa conferisce a Giulia il Tridente Award per la liberia Il Mare.
Ci siamo comunque attivati con la Libreria Internazionale Il Mare per la buona riuscita della Rassegna. Ustica per me è sempre stata l’isola del cuore, insieme a Favignana. Avevo dovuto penare vari anni prima di poterla raggiungere. Negli anni 70, le comunicazioni con l’isola, da Palermo erano scarse e per prendere il traghetto era necessario dormire un giorno nella capitale siciliana. Se per caso il mare era mosso, il traghetto non partiva. Quindi quando incontrai Lucio Messina, che da anni organizzava la Rassegna, gli raccontati delle difficoltà che incontravo per raggiungere l’isola. “non ti preoccupare” – mi disse Lucio – “ ti inviterò alla prossima rassegna e organizzerai così una mostra di libri di mare”.

Da allora tornai ogni anno sull’isola su invito di Lucio e partecipai a vari dibattiti e incontri, fin quando nel 1999, per l’interessamento di Elisha Linder, di Paolo Notarbartolo di Sciara e Alessandro Fioravanti, con l’appoggio di Maricetta Messina, mi fu consegnato, tra le pochissime donne. l’agognato Tridente d’Oro. Mi trovavo in compagnia dei “mostri sacri” della subacquea con

Cousteau, Quilici, Maiorca, Mayol, e tanti altri. Ero emozionantissima quella sera, sul palco della piazza di Ustica e non riuscii a spiccicare una frase. Firmai, tremante, la carta che attestava la mia cittadinanza onoraria all’isola. Poi fui invitata sulla Bannock da Raffaele Pallotta, il presidente in carica dell’Accademia  e sulla nave persi la spilla d’oro che mi era stata donata insieme al diploma e alla scultura di lava dell’isola con un tridente. Già la Bannock, quanti ricordi: eravamo ad Ustica nel 1980, quando successe l’incidente dell’aereo e l’equipaggio della nave oceanografica fu richiamato per svolgere le ricerche in mare dell’aereo caduto. Erano anni diversi e i ricordi mi assalgono.
A sn. il sindaco Attilio Licciardi nomina Giulia cittadina onoraria di Ustica 
Come dimenticare le immersioni in apnea sul gommone di Lucio e le risate di Maricetta che raccoglieva e mangiava i ricci a mare, con la giovanissima Roberta. E Camillone con la sua Alalunga sott’olio e Don Carmelo con il lavoro di ricerca delle antichità dell’isola. Poi ancora il sindaco Nicola Longo, subacqueo, ma anche agronomo, con la figlia Margherita di otto anni a cui regalali il mio volume Guida alle Conchiglie Mediterranee. Come dimenticare nel 1989 la presentazione a Napoli, durante la Biennale del mare, del Catalogo internazionale dei libri di mare  elaborato da Marco Firrao  e della Rivista lI Mare, con il suo direttore Maurizio Bizziccari. E la gita con Nicola a Napoli dove eravamo stati invitati ad organizzare una mostra internazionale di libri, per la Biennale Internazionale del Mare organizzata da Raffaele Pallotta. Da Napoli poi la partenza verso
Folco Quilici e Giulia
Procida, ancora con la Bannock e con Salvatore Scotto di Santillo del Cnr. A Procida, insieme a Jacques Mayol, dopo aver mangiato l’insalata di limoni favolosi, Nicola raccolse una pianta di
A ds. una foto storica: 1999, Jacques Mayol a bordo della Bannock con il sindaco di Ustica Nicola Longo e Giulia
Ninì Cafiero, Pippo Cappellano e Giulia
quei limoni per trapiantarla a Ustica. E ancora, la nascita della Riserva Marina e poi il suo direttore Roberto Sequi che mi aveva aiutato ad organizzare sull’isola le varie mostre di libri di mare. E ancora con Lucio Messina l’organizzazione della prima Biblioteca Internazionale del Mare, sistemata dentro la Torre dello Spalmatore. Gli studi sulle grotte dell’Isola con Pino Giaccone, l’organizzazione dei sentieri archeologici con Piero Pruneti. Come dimenticare il convegno su Vincenzo Tusa, organizzato dal figlio Sebastiano sulla piccola isola bruciata dal sole e propaggine delle Eolie? Ora quel messaggio di Sebastiano mi faceva ritornare i ricordi che mi legano all’isola dove i fascisti avevano mandato al confino Antonio Gramsci, Giuseppe Scalarini e tanti altri antifascisti e dove Il Centro Studi e Documentazione di Ustica http://www.centrostudiustica.it organizza mostre, dibattiti,  raccoglie  e stampa volumi dedicati all’isola, pubblica “Lettera”, una bellissima rivista diretta per anni dal noto giornalista e scrittore Franco Foresta Martin, usticese doc. dove vi si trovano anche alcuni scritti di Sebastiano Tusa. Ora il carcere è restaurato, e anche grazie al lavoro si Sebastiano è diventato un museo molto interessante. Ricordo anche la serata meravigliosa organizzata a Roma presso la Libreria Il Mare con Vito Ailara, Mariella Burraco, Franco Foresta Martin, Margherita Longo e Maria Cristina con i suoi prodotti usticesi. Un convegno indimenticabile e una lenticchiata alla usticese con le lenticchie coltivate sull’isola. Quando Sebastiano mi inviò quel laconico messaggio, mi vennero in mente i ricordi e, nella tradizione della Libreria Il Mare gli proposi di organizzare all’interno della 60° Rassegna un evento dal titolo Tridenti-Scrittori, che lui trovò interessante. Così dopo la sua scomparsa in cielo, con mio figlio Marco Firrao e con gli strumenti avuti dai 44 anni di Libreria Internazionale Il Mare, abbiamo iniziato a lavorare a questo evento.Successivamente, dopo qualche incomprensione, il Consiglio dell’Accademia e Pippo Cappellano, hanno voluto che continuassi il lavoro.
Giulia riceve il Tridente d’Oro
Perché Tridenti-Scrittori? Quasi tutti i Tridenti d’oro, hanno scritto libri dedicati al mare, sia scientifici che divulgativi e ci è sembrato utile che questi volumi rimassero sull’isola che ci ha dato la cittadinanza onoraria: chi avrebbe potuto curarli, custodirli e tenerli da conto se non il Centro Studi e Documentazione dell’Isola di Ustica?  Abbiamo scritto a quasi tutti i Tridenti Italiani e abbiamo chiesto loro di donare al Centro Studi i loro volumi. Tra tante difficoltà, libri esauriti, invio a Ustica molto costoso, impegni di tutti, siamo comunque riusciti, grazie alla determinazione di Marco Firrao, a raccogliere e inviare a Ustica più di una sessantina di volumi che negli anni potrebbero aumentare e formare una Biblioteca dei Tridenti.
Abbiamo avuto l’aiuto anche delle Case editrici La Mandragora, PhotoAtlante, Edizioni di Storia e Studi Sociali e della Fias, così venerdì 5 luglio alle ore 17,40 al Teatro Comunale di Ustica, Pippo Cappellano e Giulia D’Angelo presenteranno i volumi scritti da Sebastiano Tusa, poco prima del grande incidente aereo. Subito dopo, Giulia D’Angelo, consegnerà, a Mariella Barraco, Presidente del Centro Studi e Documentazione dell’isola di Ustica, i volumi scritti e donati dai Tridenti e dalle Case Editrici, aderenti  all’iniziativa Tridenti-Scrittori.
Giulia D’Angelo

Ringrazio per l’aiuto:
Pippo Cappellano che ha creduto all’iniziativa e mi ha aiutato a superare gli ostacoli. 
Fabio Ruberti che ha aderito con molti suoi volumi.
Stefano Carletti, Alberto Romeo, Pasquale Longobardi, Massimo Clementi, Tony Di Natale, Leonardo D’Imporzano, Ninì Cafiero, tra i primi ad aderire.
E ancora: Angelo Mojetta, Anna e Settimio Cipriani, Franco Andaloro. Luca Tamagnini .
Le Case Editrici, perché senza il loro impegno l’iniziativa sarebbe stata meno interessante. Infatti Giovanna Corradini con le Edizioni di Storia e Studi Sociali e la donazione degli otto volumi scritti da Sebastiano Tusa, ci permetterà di avere un quadro della produzione libraria del nostro grande e indimenticabile Archeologo Subacqueo.
La Casa Editrice La Mandragora, sollecitata da Alberto Romeo ha risposto all’appello inviando tutti i volumi del loro catalogo, scritti dai Tridenti: così potranno essere a Ustica con le loro pubblicazioni, anche Paolo Colantoni, Raimondo Bucher e altri che non sono più tra noi o che, negli anni, si sono defilati.
La Presidenza della Fias, nella persona di Bruno Galli, che su indicazione di Pasquale Longobardi, ha voluto partecipare inviando numerose copie di testi riguardanti la Medicina Subacquea, tema importante della Rassegna.
La Casa editrice PhotoAtlante che ci ha inviato oltre ai volumi di Tamagnini, anche i volumi scritti da Folco Quilici sulle riserve marine italiane.
Per saperne di più sui Tridenti e sulla Rassegna vedere il sito Accademia Internazionale degli Studi e Attività Subacquee
www.underwateracademy.org